Formata verso la fine dell'Ottocento dal naturalista Andrea Fiori (1854-1933), l'importante collezione ornitologica, costituita da 634 esemplari di ben 271 specie dell'avifauna italiana, fu ceduta al Comune di Sassuolo nel 1935. La maggior parte dei volatili proviene dall'Emilia, e in particolare dal territorio modenese, ma sono presenti anche esemplari catturati da Fiori - e da lui stesso preparati - in Calabria, dove soggiornò per vario tempo, in Valtellina e nelle Marche; oltre ad altri di diversa provenienza donati allo studioso da appassionati e cacciatori. La nuova sede è dotata di accurati apparati esplicativi, anche multimediali, e di spazi per la didattica. La promozione della Raccolta ornitologica e l'apertura al pubblico è effettuata in collaborazione con il Gruppo Naturalistico Sassolese, che opera nell'ambito della divulgazione delle scienze naturali.

Informazioni
La Collezione Ornitologica e Mammologica Andrea Fiori è gestita in collaborazione con il Gruppo Naturalistico Sassolese
c/o Scuola Secondaria di 1° grado Francesco Ruini – Viale Giacobazzi 119, Sassuolo

Attualmente il Museo Andrea Fiori non è aperto al pubblico. Per informazioni contattare cultura@comune.sassuolo.mo.it

Chi era Andrea Fiori?
Terminati gli studi liceali, Andrea Fiori, nato a Scandiano nel 1854, si iscrisse alla facoltà di Medicina dell’Università di Modena nel 1872, ma già da tempo mostrava un grande interesse per lo studio e il collezionismo zoologico in genere. Laureatosi nel 1878 e divenuto assistente alla cattedra di Fisiologia dell’Università di Modena l’anno seguente, si iscrisse alla Facoltà di Scienze Naturali, indirizzandosi nettamente e definitivamente verso lo studio degli insetti e degli uccelli, di cui divenne in appassionato e scrupoloso raccoglitore. Quando si laureò in Scienze Naturali, nel 1882, aveva già raccolto più di 200 specie di uccelli delle province di Modena e Reggio Emilia, 3000 specie di coleotteri, 200 lepidotteri ed una collezione di ditteri, poi donata al Museo Zoologico di Modena. Divenuto insegnante, si trasferì con la famiglia prima a Belluno poi a Catanzaro, ottenendo infine una cattedra presso il Liceo “Galvani” di Bologna dove, eccettuata una parentesi nel Liceo “Muratori” di Modena dal 1892 al 1896, rimase fino al 1922, anno in cui andò in pensione. L’insegnamento non gli impedì né di continuare gli studi, contribuendo in modo fondamentale all’avanzamento dell’ornitologia modenese, né di incrementare la propria raccolta che, alla sua morte, avvenuta a Bologna nel 1933, contava quasi 700 esemplari di uccelli e 82.000 coleotteri europei, questi ultimi poi ceduti al Museo Zoologico di Berlino.