La Chiesa e il convento di San Giuseppe
La Chiesa di San Giuseppe fa parte dell’omonimo istituto religioso educativo fondato da don Agostino Ferri nel 1910 e diretto dalla Congregazione delle suore francescane missionarie di Cristo, in cui è possibile frequentare la scuola dell’infanzia autonoma e convenzionata e la scuola primaria parificata. L’istituto occupa il cinquecentesco complesso sorto come convento dell’ordine dei padri Serviti la storia della chiesa Ispirandosi alla Santissima Annunziata di Firenze, chiesa madre del loro ordine, i Servi di Maria edificarono il nucleo più antico del tempio di San Giuseppe nel secondo decennio del Cinquecento. Ampliata tra il 1560 e il 1565, quando furono aggiunte le cappelle di sinistra in concomitanza con la costruzione di parte del vicino convento, la chiesa fu interessata da nuovi interventi nel 1645. In quell’anno, infatti, il nobile sassolese Costanzo Teggia finanziò l’erezione del presbiterio e del coro, sontuosamente ornati con dipinti e stucchi, partecipi di quella locale declinazione del Barocco che è il classicismo scenografico di matrice emiliana. Allontanati i padri Serviti nel 1769, a seguito delle soppressioni ducali, nel 1783 l’intero complesso religioso fu affidato ai padri Conventuali di San Francesco, già presso la chiesa di Madonna di Sotto, che vi rimasero fino alle soppressioni napoleoniche del 1796, quando l’edificio divenne bene demaniale, per poi passare al Comune di Sassuolo, che vi insediò le scuole pubbliche. Sopraelevato il portico del fronte nel 1855, al fine di ubicarvi la Scuola Comunale di Disegno, nel 1910 il Comune di Sassuolo cedette l’intero immobile a don Agostino Ferri, fondatore dell’Istituto San Giuseppe, trattenendo però la proprietà degli arredi, recentemente confluiti nel patrimonio delle Raccolte Civiche d’Arte e Storia. L’antico assetto decorativo dell’interno, frutto di una stratificazione secolare, è stato fortemente alterato dal restauro del 1963, che ha comportato la perdita degli altari laterali, di cui si conservano solo i paliotti in scagliola, e delle antiche ancone che incorniciavano i dipinti, sostituite da quelle attuali e uniformi in stucco. 

Le Raccolte Civiche d’Arte e Storia presso la Chiesa di San Giuseppe
Tra le principali opere d’arte conservate nella chiesa di San Giuseppe spicca sicuramente la sontuosa cassa lignea dell’organo, progettata dall’architetto ducale Luigi Bartolomeo Avanzini in uno scenografico stile barocco e realizzata a intaglio, attorno al 1655, dal servita Carlo Guastuzzi, autore anche delle due statue alla sommità del timpano: San Filippo Benizzi e il Beato Gioacchino da Siena, appartenenti entrambi all’ordine dei Serviti. Alla magnificenza dell’apparato dell’organo, nella controfacciata, fa riscontro la ricchezza di ornato della zona presbiteriale, coperta da una cupola con rilievi degli Evangelisti nei pennacchi, fregiata dello stemma dei Teggia e conclusa dal coro a emiciclo, in cui si erge la grande tela con San Giuseppe in gloria fra san Costanzo Vescovo e san Filippo Benizzi, dipinta nel 1645 dal veronese Antonio Giarola su committenza del nobile sassolese Costanzo Teggia, che si fece ritrarre nelle vesti del suo patrono san Costanzo. Al di sotto si dispone un coro ligneo attribuito a Guastuzzi, mentre le pareti laterali accolgono quattro tele di fine Seicento con storie della Vergine e di San Giuseppe: l’Annunciazione con la visione di san Giuseppe, lo Sposalizio di Maria, la Visitazione e il Trapasso di san Giuseppe. Varie e cospicue furono le famiglie sassolesi che qui ebbero altari e sepolture: i Pacciani commissionarono la seicentesca Crocifissione coi santi Mauro, Agata, Biagio e Apollonia, ora nella seconda arcata di destra; Lazzaro e Isabella Fenuzzi, rivolgendosi al servita Osvaldo Micheli del Friuli, si fecero ritrarre nelle vesti di san Francesco di Paola e della beata Giuliana Falconieri, accanto a santa Rosalia, in atto di adorare la Trinità, nella pala ora collocata nella prima arcata di destra. Fra il prestigioso arredo pittorico, emerge inoltre la Madonna del Merlo, affresco databile alla metà del XV secolo, ora ubicato a ridosso del presbiterio, accanto alla porta che immette nel chiostro, già sugli spalti del medievale castello di Sassuolo. 

Bibliografia
Andrea Barbieri, San Giuseppe e Sassuolo, Sassuolo 1988 Andrea Barbieri, I padri serviti e la chiesa di San Giuseppe, in «QB – Quaderni della Biblioteca», 1 (1993)
Lorenzo Lorenzini, La Chiesa di San Giuseppe, in «QB – Quaderni della Biblioteca», 1 (1993)
Graziella Martinelli Braglia, L’affresco raffigurante la Madonna “del Merlo” nella chiesa di San Giuseppe, in «QB – Quaderni della Biblioteca», 5 (2003) Angelo Mazza, San Giuseppe in gloria e i santi Costanzo e Filippo Benizzi di Antonio Giarola, in «QB – Quaderni della Biblioteca», 5 (2003). 

Per la visita
Ingresso gratuito alla chiesa negli orari di apertura dell’istituto, previo opportuno preavviso presso la portineria di via Farosi 26 (tel. +39 0536 801616). Previa prenotazione presso la Segreteria del Sindaco del Comune di Sassuolo (tel. +39 0536 880795) è possibile richiedere anche visite guidate dal curatore delle Raccolte Civiche per gruppi (minimo 15 persone).